L’importanza di un NO per dire SI al turismo e ad uno sviluppo di qualità

Il nostro è un territorio ricco di storia e di bellezze naturali che merita di essere visitato. Ben vengano quindi i Floating Piers, gli abbracci alle Mura e gli eventi che richiamano grande attenzione mediatica. Finiti questi però dobbiamo ricordarci che il nostro paesaggio, la natura e la cultura che ci circondano devono essere difesi e preservati.

I grandi eventi di frequente hanno il “solo” merito di mettere in luce ciò che di bello già c’è; il Bello spesso sono i luoghi che fanno da cornice all’evento. Sono i nostri laghi, le nostre montagne, la campagna, i castelli, le mura, le piazze, i musei e i centri cittadini, che trasformano una bella esperienza in un’esperienza indimenticabile.

Se vogliamo che la nuova economia del nostro territorio sia rappresentata dal turismo culturale e naturalistico, non possiamo permettere che la nostra terra venga ancora deturpata da colate di cemento, centrali idroelettriche, cementifici ed inceneritori.

 

Per dire SI ad uno sviluppo di qualità, dobbiamo saper dire anche NO a ciò che distrugge le nostre bellezze.
Capite il nostro  NO allo Sblocca Italia, che permette di trasformare il cementificio di Tavernola in un inceneritore di rifiuti? Capite il NO alle centraline in alta Val Seriana e in Val Vertova, che rovinerebbero per sempre quei paradisi incantati?

I nostri NO di oggi servono per tutelare il nostro patrimonio naturale e paesaggistico. Lo facciamo perché i nostri figli possano godere delle bellezze della nostra terra e che queste possano diventare il motore dell’economia locale, evitando che si ripetano i danni del passato che hanno inferto gravissime ferite al nostro territorio.

 

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