Non lasciamo gestire i fondi europei a chi vuole terminare Pedemontana. Il M5S finanzierà il trasporto pubblico in Lombardia


Ieri mattina insieme ai miei colleghi europarlamentari Eleonora Evi e Marco Valli, ho incontrato a Bruxelles Mikolaj Dowgielewicz, Direttore generale e Rappresentante permanente della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e Nicola De Michelis, capo di gabinetto del Commissario europeo per le Politiche regionali, Corina Cretu.

Rispetto alle regioni europee che corrono per davvero, la Lombardia ha rallentato molto, ha il freno a mano tirato, come ci è stato confermato in Commissione Europea. Formigoni e Maroni che per anni si sono riempiti la bocca di eccellenza, confrontando la Lombardia con la Calabria, e non con aree storicamente più dinamiche, sono stati un intralcio allo sviluppo della nostra regione.

La Lombardia arranca e per questo nei prossimi anni ci saranno più fondi europei da gestire: lasciarli ancora nelle mani di chi ci ha portato a questo punto sarebbe un suicidio. Noi siamo in grado di negoziare i finanziamenti perché finiscano davvero in investimenti con un ritorno concreto e possano alleggerire i problemi dei cittadini, a cominciare dal trasporto pubblico.

La BEI ha espresso interesse e disponibilità verso investimenti sul ferro e sul trasporto pubblico locale lombardo. In questi anni hanno finanziato opere autostradali come Brebemi, Teem. Su Pedemontana inoltre, la BEI manderà a breve alla società una richiesta di approfondimento sulla sostenibilità finanziaria del progetto, le cui prospettive non sono rosee. Maroni, Fontana e Gori dovrebbero mettersi l’anima in pace su quest’opera inutile che fa acqua da tutte le parti.

In Europa comunque non esiste nessun ostacolo a orientare la spesa regionale in altre direzioni. In Emilia Romagna per esempio si stanno finanziando nuovi treni e materiale rotabile, ma dalla Lombardia non è pervenuta nessuna richiesta, nemmeno interlocutoria. Viene da chiedersi se nel luglio scorso l’Assessore Sorte abbia davvero acquistato nuovi treni per 1,6 miliardi di euro, o se ha solo fatto finta.

Il confronto a Bruxelles è stato positivo, il programma regionale di investimenti del Movimento 5 Stelle oltre che innovativo è concreto e in linea con gli obiettivi UE e cioè occupazione, crescita, miglioramento dell’ambiente e mobilità sostenibile. Se nulla è stato fatto fino ad ora su questi temi è a causa delle scelte scellerate di chi ha governato la Lombardia.

Non lasciamo gestire i fondi europei a chi vuole terminare Pedemontana. Il M5S finanzierà il trasporto pubblico in Lombardia.

Questa mattina insieme ai miei colleghi europarlamentari Eleonora Evi e Marco Valli, ho incontrato a Bruxelles Mikolaj Dowgielewicz, Direttore generale e Rappresentante permanente della Banca Europea per gli Investimenti (BEI) e Nicola De Michelis, capo di gabinetto del Commissario europeo per le Politiche regionali, Corina Cretu.

Rispetto alle regioni europee che corrono per davvero, la Lombardia ha rallentato molto, ha il freno a mano tirato, come ci è stato confermato in Commissione Europea. Formigoni e Maroni che per anni si sono riempiti la bocca di eccellenza, confrontando la Lombardia con la Calabria, e non con aree storicamente più dinamiche, sono stati un intralcio allo sviluppo della nostra regione.

La Lombardia arranca e per questo nei prossimi anni ci saranno più fondi europei da gestire: lasciarli ancora nelle mani di chi ci ha portato a questo punto sarebbe un suicidio. Noi siamo in grado di negoziare i finanziamenti perché finiscano davvero in investimenti con un ritorno concreto e possano alleggerire i problemi dei cittadini, a cominciare dal trasporto pubblico.

La BEI ha espresso interesse e disponibilità verso investimenti sul ferro e sul trasporto pubblico locale lombardo. In questi anni hanno finanziato opere autostradali come Brebemi, Teem. Su Pedemontana inoltre, la BEI manderà a breve alla società una richiesta di approfondimento sulla sostenibilità finanziaria del progetto, le cui prospettive non sono rosee. Maroni, Fontana e Gori dovrebbero mettersi l’anima in pace su quest’opera inutile che fa acqua da tutte le parti.

In Europa comunque non esiste nessun ostacolo a orientare la spesa regionale in altre direzioni. In Emilia Romagna per esempio si stanno finanziando nuovi treni e materiale rotabile, ma dalla Lombardia non è pervenuta nessuna richiesta, nemmeno interlocutoria. Viene da chiedersi se nel luglio scorso l’Assessore Sorte ha davvero acquistato nuovi treni per 1,6 miliardi di euro, o se solo ha fatto finta.

Il confronto a Bruxelles è stato positivo, il programma regionale di investimenti del M5S oltre che innovativo e concreto è in linea con gli obiettivi UE e cioè occupazione, crescita, miglioramento dell’ambiente e mobilità sostenibile. Se nulla è stato fatto fino ad ora su questi temi è a causa delle scelte scellerate di chi ha governato la Lombardia.

Pubblicato da Dario Violi su Martedì 30 gennaio 2018

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