ANCORA PEDEMONTANA, O PEGGIO, LA PEDEFONTANA!

ANCORA PEDEMONTANA, O PEGGIO, PEDEFONTANA!

Non è cambiato nulla, anzi, è anche peggio. Ancora PEDEMONTANA, o peggio, “PEDEFONTANA”.

È il simbolo del fallimento di tutta una classe politica che in Lombardia per decenni ha fatto gli interessi della grande speculazione e delle banche, dimenticando i cittadini e la tutela dell’interesse pubblico. Così la Lega s’è presa l’autostrada inutile, attraverso un vorticoso e opaco giro finanziario che porta 3 leghisti a capo dei 3 enti che d’ora in poi dovranno gestire appalti per miliardi di Euro. Soldi pubblici per interessi privati e poltrone comode per i soliti noti, i carrozzoni dove il Carroccio siede comodo comodo da anni. Continuano gli sprechi. Milioni, miliardi, per un pozzo senza fondo.

E intanto gli ospedali, le strutture socio-sanitarie continuano ad essere in difficoltà. Liste d’attesa infinite e precariato. Il risiko della Lega funziona così:

FNM, presieduta dall’ex deputato Andrea Gibelli, prende Serravalle dalla Regione, che destina 350 milioni dei 519 che incassa ad un aumento di capitale in Pedemontana Lombarda – il cui presidente è l’ex ministro Roberto Castelli – (i soci privati non avevano alcuna intenzione di fare). La Regione, nel frattempo, ricapitalizza Serravalle con altri 150 milioni in quattro anni.

Il trittico leghista Caparini-Gibelli-Castelli potrà così giocare con l’autostrada senza fastidi esterni: il primo appalto, per capirci, vale un miliardo e mezzo. Ciliegina sulla torta: FNM, il socio di maggioranza, pur essendo controllata dalla Regione è formalmente quotata in Borsa (il flottante è il 25%) ed è quindi largamente sottratta al controllo del Consiglio Regionale.

Operazione perfetta per impedirci di controllare il loro operato.

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