Più volte in campagna elettorale Maroni si era speso per una moratoria sui centri commerciali, al punto da renderla parte integrante del suo programma. La questione era stata ribadita anche nel primo Consiglio in cui il neoeletto Presidente presentava il programma di governo.

A meno di due mesi dall’insediamento come governatore, già si rimangia la parola, dichiarando che nuove autorizzazioni ci saranno “ma solo per le insegne che nel settore alimentare privilegiano i prodotti made in Italy”. E la legge sulla concorrenza come avrebbe intenzione di bypassarla?

Come al solito, una volta ottenuti i voti si cambiano le carte in tavola. Peccato perché lo stop alla realizzazione di centri commerciali era uno dei pochi punti in comune tra il programma del Movimento 5 Stelle e della lista Maroni Presidente. La logica conseguenza è che presenterò in aula una mozione per chiedere un impegno da parte della Giunta a rispettare gli impegni presi con i cittadini.

Lo sviluppo incontrollato di centri commerciali danneggia il territorio, ammazza il piccolo commercio, schiavizza i lavoratori ed impoverisce i centri storici.

Concludo con qualche dato che aumenta le mie perplessità: il rapporto mq GSV/1000 abitanti* è di 395 in Lombardia, contro una media di 238 in Italia, 275 in Spagna, 287 in Francia e 205 in Germania (Fonte Nielsen 2011).

*GSV= Grandi Strutture di Vendita, in cui non sono inclusi gli outlet village.

 

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