Ho depositato questa mattina una mozione per chiedere che Regione Lombardia pretenda dal Governo la sospensione della norma che obbligherà i professionisti e le imprese a dotarsi, dal 30 giugno prossimo, di POS per consentire i pagamenti con il bancomat per importi al di sopra dei 30 euro.

Premetto che io sono favorevole all’uso della moneta elettronica (io stesso non ho mai nel portafogli grandi somme di contanti), ma un provvedimento del genere dovrebbe contemporaneamente imporre alle banche una riduzione dei costi delle transazioni. Altrimenti, ed è quello che sta accadendo, dietro al dichiarato intento del Governo di combattere l’evasione fiscale si nasconde l’ennesimo regalo alle banche, che in Italia applicano le tariffe di noleggio dei POS, i canoni di utilizzo e le commissioni sulle transazioni più alte d’Europa.

Perché mai le migliaia di giovani, costretti ad aprire partita iva per racimolare 800/1000 € al mese e pagati spesso da un unico committente a 60/90 giorni, devono essere obbligati a versare 4-500 € all’anno alle banche per uno strumento che non gli sarà mai utile?

Mi auguro che gli altri gruppi politici supportino la nostra mozione e che grazie a questa sia bloccata l’ennesima fregatura per piccole imprese e professionisti.

 

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