Rogo di rifiuti a Pavia: la politica regionale sta a guardare

Come potete vedere da questa drammatica foto prese da Corriere.it, nella notte di mercoledì è divampato un incendio a Pavia in un capannone pieno di rifiuti, che in teoria doveva essere abbandonato. Ma non lo era, come confermano le testimonianze dei cittadini che da mesi notavano un via vai sospetto di camion entrare e uscire dal prefabbricato scaricando materiale.

La nube tossica generata da rifiuti plastici e pneumatici in fiamme ha avvolto la zona di Corteolona e Genzone, i sindaci hanno invitano la popolazione a stare in casa con le finestre chiuse e un centinaio di persone hanno dovuto lasciare le abitazioni.

La priorità ora è mettere in sicurezza la zona per garantire la salute dei cittadini e informare con chiarezza la popolazione sulle proporzioni geografiche e gli eventuali rischi.

Ma quante volte dovremo ancora assistere a tutto questo? Mi auguro che le forze dell’ordine, che hanno già iniziato le indagini, facciano chiarezza sull’accaduto, ma è arrivato il momento di dire basta. Questo non è il primo incendio e non sarà l’ultimo. Novate Milanese, Paderno Dugnano, Bruzzano e ora Pavia, nel giro di pochi mesi. Non è un segreto che il business dei rifiuti sia in mano alla criminalità organizzata, ma le istituzioni possono fare la loro parte. Aumentare i controlli, creare criteri più stringenti per il rilascio delle autorizzazioni. Com’è possibile ad esempio che il deposito di rifiuti di Bruzzano, andato a fuoco lo scorso fine luglio, sorga a ridosso delle abitazioni e di un asilo?

Anticipo chi mi vorrà accusare di strumentalizzazione politica che queste sono le stesse cose che diciamo da un anno, ogni volta che la salute dei cittadini viene messa a rischio da questi incendi. E continueremo a dirlo. Da un lato devono andare avanti magistratura e forze dell’ordine, a cui va tutto il nostro supporto, dall’altro Regione Lombardia deve fare la sua parte, iniziando ad esempio ad alzare i riflettori e smetterla di considerarli soltanto incidenti, e mettendo in campo nuove misure di sicurezza, prevenzione e controllo.

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