Sì all’autonomia, no alla propaganda

Si è votata ieri in Consiglio regionale la risoluzione per chiedere al Governo più autonomia per la Regione.

Con il nostro lavoro e i nostri emendamenti siamo riusciti a frenare un utilizzo elettorale del documento: parole come sicurezza, residuo fiscale, immigrazione, spesso utilizzate dai partiti per drogare la campagna per il referendum d’autonomia, sono state bandite dal testo della risoluzione per volontà del Movimento 5 Stelle.

Abbiamo votato a favore del documento che così emendato sarà alla base della trattativa con il Governo, prevista per la prossima settimana e che, come volevamo e come abbiamo ottenuto, rispetta il mandato referendario dei cittadini.

Era necessaria una risoluzione che contenesse tutte e 23 le materie di competenza statale che, grazie all’autonomia, potranno essere gestite direttamente dalla Regione. Eravamo partiti da una bozza iniziale preparata dalla Giunta Regionale per nulla neutra, che pretendeva di usare il tema dell’autonomia anche per portare avanti le politiche per noi fallimentari della Lega di Maroni.

Un conto infatti è trattare con il Governo sulle materie e le risorse da gestire, un altro è pretendere di scegliere, a ridosso di una campagna elettorale, di utilizzare la maggiore autonomia che i lombardi hanno chiesto a Roma per perseguire scopi puramente politici.

Alla fine ha prevalso il buon senso e su temi strategici come scuole, infrastrutture, ambiente e investimenti dopo un lungo lavoro, abbiamo ottenuto una risoluzione che non offrirà nessun pretesto al Governo per frenare l’autonomia.

La strada da percorrere è quella di riavvicinare le risorse ai territori. Un’autonomia, quella che chiediamo, che  può migliorare la vita di milioni di lombardi.

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